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12/12/2016 -

Alcune rapine in villa riportate dai giornali

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Video 00 - Presentazione del Corso 
Video 01 - Le origini del cane da guardia
Video 02 - Perché il cane fa la guardia
Video 03 - Le doti del buon cane da guardia
Video 04 - Qual'è il miglior cane da guardia
Video 05 - Cani da guardia e cani da difesa
Video 06 - Cani da guardia e cani da presa
Video 07 - Il cane come ottimo antifurto!
Video 08 - Il corretto utilizzo del cane da guardia
Video 09 - Quanti cani tenere in giardino
Video 10 - L'addestramento del cane da guardia
Video 11 – La gestione del cane da guardia
Video 12 – Il rapporto con i familiari
Video 13 – Il rapporto con i bambini
Video 14 – Il rapporto con gli altri animali
Video 15 – Taglia ideale del cane da guardia
Video 16 – Scelta oculata del cucciolo
Video 17 – Crescita corretta del cucciolo
Video 18 – Cani da guardia e vacanze
Video 19 – Le aggressioni
Video 20 – Conclusione del Corso


ASSALTO IN CASCINA, CONIUGI MALMENATI DAI RAPINATORI – LEINI’ (To) - Un altro episodio ha invece avuto come teatro una cascina di Leinì, nel Torinese, dove una banda di 4 o 5 persone ha fatto irruzione verso le 23 di giovedì. Anche in questo caso i malviventi hanno malmenato la coppia che vi abitava e quindi ha ferito più gravemente il figlio 29enne dei due, rientrato durante la rapina. In base a quanto riferito dai carabinieri del Comando provinciale di Torino, i rapinatori, probabilmente dell’est europeo, erano armati di una pistola e forse di un bastone. Hanno picchiato i coniugi, 74 anni lui, 70 lei, cercando di farsi dire dove fosse la cassaforte, che però nell’abitazione non c’era. Quando il figlio è rientrato è stato a sua volta colpito alla testa dai rapinatori, che poi sono scappati portandosi via 2500 euro in contanti, due fucili da caccia, un assegno da 18mila euro - che era presente in casa - e diversi monili d’oro. Il ragazzo è stato trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dove è stato operato per la riduzione del trauma cranico: non sarebbe comunque in pericolo di vita.

UCCISO NELLA SUA ABITAZIONE DA TRE RAPINATORI – SANT’AMBROGIO DI SUSA (To) - Tre uomini uccidono un imprenditore dopo un tentativo dell'uomo di resistere alla rapina che i tre stavano compiendo nella sua abitazione.

IMPRENDITORE STRANGOLATO NELLA SUA VILLA - BIBIANA (To), in seguito a un tentativo di rapina, un imprenditore rimane ucciso nella sua villa, per strangolamento, a causa del nastro per pacchi legato troppo stretto intorno al collo.

SEQUESTRAVANO, PICCHIAVANO E MINACCIAVANO LE PROPRIE VITTIME IN CASA – Carmagnola (To) - Sequestravano, picchiavano e minacciavano con pistole le proprie vittime fino a farsi consegnare denaro e gioielli. Due rom di etnia Sinti, responsabili di rapine in numerose ville del Piemonte, Liguria e nel nord Italia, sono stati arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Torino mentre stavano preparando un altro colpo probabilmente nella zona della riviera ligure. C.G., 22 anni e R. A., 23 anni terrorizzavano per ore i proprietari delle ville che decidevano di rapinare. Il colpo che gli è costato l’identificazione e poi l’arresto è stato quello portato a termine in una villa nel comune di Carmagnola, in provincia di Torino, solamente tre mesi fa. Incappucciati armati di pistole hanno aspettato che un facoltoso commerciante della zona rientrasse a casa per la cena. Lo hanno prima aggredito poi portato all’interno della villa e immobilizzato. Mani e piedi legati con il nastro adesivo, minacciato per tutta la notte con la pistola sempre puntata addosso e picchiato fino a farsi indicare la posizione della cassaforte e la combinazione per poterla aprire. Una rapina di una ferocia inaudita che aveva fruttato circa 1.700 ero, qualche gioiello e l’auto dell’imprenditore. Ma proprio il nastro adesivo utilizzato per immobilizzare la vittima è stato indispensabile per gli inquirenti: le impronte lasciate hanno permesso ai carabinieri del Ris di Parma di individuarli. I due, intanto, dopo aver compiuto altre rapine anche nella provincia di Cuneo, avevano lasciato il Piemonte e si erano stabiliti momentaneamente in Liguria, a Chiavari. Durante le perquisizioni, al momento dell’arresto, i carabinieri hanno trovato pinze, cacciaviti piccole torce e quattro scanner per l’ascolto delle frequenze in uso alle Forze di polizia. La notte precedente al blitz, disposto dalla dottoressa C. C. della Procura della Repubblica di Alba, uno dei due rapinatori era già stato arrestato la notte precedente, per furto in una abitazione di La Spezia.

UCCISO IN CASA PER SOFFOCAMENTO - TORINO - Una rapina in villa, come le tante portate a termine nel nord Italia, finita però con un morto. La tragedia si è consumata in luglio a Bibiana, un paese della provincia di Torino. Ora i carabinieri del capoluogo piemontese hanno arrestato i presunti assassini: si tratta di due romeni, che sono stati rintracciati attraverso un passamontagna abbandonato a poca distanza dall'abitazione. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, l’uomo sarebbe stato ucciso per sbaglio. I banditi che si sono introdotti nel cuore della notte nella sua abitazione probabilmente non avevano intenzione di ammazzarlo. Nella concitazione, però, dopo averlo legato e bendato, gli hanno avvolto del nastro intorno al volto e al collo, stringendo troppo. Quando l'uomo è stato soccorso, non c'era ormai più nulla da fare. I carabinieri sono risaliti ai due romeni grazie ad un passamontagna ritrovato nei pressi della villa dell'imprenditore. Uno di loro lo conosceva: abitava in un alloggio preso in affitto proprio dalla vittima.

SEQUESTRATI IN CASA DAI RAPINATORI MARITO MOGLIE E FIGLIO DI 8 ANNI - ASTI - Hanno fatto irruzione in una villa, con il passamontagna e le pistole in pugno: hanno sequestrato marito e moglie e puntato le armi contro il figlio di otto anni. Sono scappati con 30 mila euro. Il terrore delle rapine in villa torna ad Asti. Alle cinque di questa mattina, a Viatosto, frazione di Asti, tre banditi armati di pistola e con il volto coperto da passamontagna hanno fatto irruzione nella casa di un commerciante di 32 anni. Sono passati da una finestra del bagno. Hanno sorpreso il proprietario, la moglie di 30 anni ed il loro figlio di otto anni ancora a letto. Sotto la minaccia delle armi il commerciante ha dovuto aprire la cassaforte. Si sono impadroniti di 30 mila euro in contanti e di molti preziosi. Dopo avere rinchiuso padre, madre e figlio in uno sgabuzzino, i tre banditi sono fuggiti. L'allarme è stato dato un'ora e mezza dopo, intorno alle 7, quando i coniugi sono riusciti a liberarsi.

RAPINA IN VILLA CON PERCOSSE E MINACCE – BRA (Cn) - Sono tuttora in corso le indagini dei carabinieri per individuare e catturare i quattro malviventi che, nella tarda serata di ieri, hanno rapinato una villa in frazione di  Bra. Le violente dinamiche del colpo che ha fruttato ‘soltanto’ un portafoglio ed un orologio sono state descritte questa mattina, in una conferenza stampa convocata presso il Comando dei carabinieri della Città. Attorno alle 22 e 50 di ieri i quattro malviventi, con accento dell’Est Europa ed il volto coperto dal passamontagna, si sono introdotti nell’abitazione. Mentre il padrone di casa controllava che porte e finestre fossero chiuse, prima di andare a dormire, i quattro hanno fatto irruzione nella casa armati di pistola e chiave inglese. Per ottenere denaro non hanno esitato a sparare alcuni colpi in aria ed a picchiare e minacciare gli occupanti della villa, tra cui i due figli della coppia, accorsi in aiuto dei genitori. Il colpo si è svolto nel giro di pochi minuti di terrore, con i rapinatori che hanno lasciato in fretta e furia la casa a bordo di un’auto. Malmenato dai delinquenti, l'imprenditore padrone di casa è tutt'ora ricoverato in ospedale in stato di osservazione. Lo stile (se così si può definire) utilizzato nel colpo ricorda quello della banda che rapinò la villa della famiglia Miroglio nel gennaio 2008 a Piobesi d'Alba ed altre abitazioni isolate in Veneto e Lombardia. Partendo anche da questi elementi, i carabinieri stanno conducendo un'indagine su vasta scala per catturare i colpevoli.

ANZIANA DONNA LEGATA ALLA SEGGIOLA CON IL NASTRO ADESIVO - GENOVA - L'hanno imbavagliata e legata alla seggiola con il nastro adesivo. L'anziana moglie di un petroliere è stata rapinata nella sua villa a Genova. Un bottino da 240mila euro: gioielli, buoni benzina, contanti. E' stato il marito a liberarla; rientrato a casa da una cena con amici, l'ha trovata imbavagliata che implorava aiuto legata nel salotto della villa. I rapinatori erano due. "Sembravano italiani", ha detto la donna ai carabinieri. "L'unico ad aver parlato aveva un accento meridionale". "Non vogliamo farle del male. Ci dica dov'è la chiave della cassaforte e non correrà alcun pericolo". Stava dormendo quando i malviventi le sono piombati in camera da letto nella sua villa in via Romana di Quarto, una delle più esclusive zone residenziali di Genova. I carabinieri hanno passato al setaccio la villa alla ricerca di tracce e non escludono che i due fossero a conoscenza dell'esistenza del forziere e siano andati a colpo sicuro. La donna aggredita non ha visto armi; il suo racconto è stato un po' confuso e ha detto solo di aver sentito qualcosa di freddo premere contro una tempia, forse la canna di una pistola.

PICCHIATO SELVAGGIAMENTE IN CASA 60ENNE DAI BANDITI - VERMEZZO (Mb) - Torna l'incubo delle rapine in villa nel sudovest milanese. Un uomo di 60 anni è stato picchiato selvaggiamente da due banditi che l'hanno costretto ad aprire la cassaforte. Illesa la moglie, sua coetanea. L'episodio è avvenuto a Vermezzo, nei pressi di Abbiategrasso, alle 22 di ieri. Ad entrare in azione sono stati due malviventi con accento dell'Est Europa. Secondo quanto raccontato dai coniugi ai carabinieri, i rapinatori avevano il volto coperto da passamontagna ed erano armati di pistola. La coppia di 60enni se li è trovati in casa ed è stata costretta con la forza ad aprire la cassaforte, dalla quale i malviventi hanno prelevato gioielli e contanti per un valore ancora da quantificare. I rapinatori sono poi fuggiti a bordo di un'auto. Nella villa di via Cristoforo Colombo sono giunti i soccorritori del 118, che hanno prestato i primi soccorsi al 60enne padrone di casa. L'uomo è stato portato all'ospedale Fornaroli di Magenta per accertamenti, ma non ha riportato fratture. Indagano sull'ennesima rapina in villa (la terza in sequenza nel sudovest milanese dopo quelle avvenute a Cisliano, Trezzano sul Naviglio e Rosate) i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso.

CHIUSI IN BAGNO DAI RAPINATORI – ROSATE (Mi) - Rapina in villa nella notte a Rosate. Tre banditi armati di cacciavite hanno atteso fuori dal garage il rientro a casa di un uomo di 59 anni, autotrasportatore, e lo hanno aggredito. Al piano di sopra la moglie di 55 anni, anche lei malmenata per un bottino complessivo di 800 euro. La banda di malviventi cercava la cassaforte, che era vuota e aperta per un guasto allo sportello. I due coniugi sono stati rinchiusi in bagno. Sono riusciti a dare l'allarme solo dopo circa mezzora i due inquilini della villetta. Sull'episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso e quelli del nucleo investigativo di Milano.

BRUTALMENTE PICCHIATO IN CASA DA DUE BANDITI – BINAGO (Co) - Rapina in villa a Binago e serata da incubo per un uomo assalito e brutalmente picchiato da due banditi che avevano accento straniero e volto coperto, 39 anni, è stata aggredito, immobilizzato e preso a botte, poi è stato minacciato con un punteruolo e costretto ad aprire la cassaforte e consegnare gioielli e denaro in contante. I rapinatori prima di fuggire lo hanno chiuso a chiave in un bagno della casa. L’uomo vive con i genitori che, come abitualmente fanno, erano usciti sabato sera. Anche il padre era fuori ed è rientrato prima di loro. «Mio figlio è scosso - dice la madre - L’hanno picchiato tanto. Sul viso, alla schiena, ha un ginocchio gonfio. Erano alti, robusti e violenti. Secondo me ci hanno curato e aspettavano me e mio marito che solitamente rientriamo a quell’ora».

PICCHIATI IN CASA MARITO E MOGLIE DA TRE MALVIVENTI – BERGAMO - Nel mirino di una banda di malviventi una residenza situata a poca distanza dalla sede municipale di Rogno. Coniugi, feriti dai ladri, hanno dovuto far ricorso alle cure mediche all'ospedale di Esine. Tutto succede attorno alle 2.30 tra la notte del 6 e 7 Aprile, quando tre malviventi a volto scoperto e armati di coltello sono entrati nella villetta al centro del paese orobico. Sorpresi durante il furto, i tre hanno picchiato i coniugi padroni di casa e poi sono scappati. Il piano di poco redditizio (i due avrebbero prelevato solo un 600 euro) si è macchiato di violenza. Trovata la cassaforte i tre ladri hanno tentato di aprirla, ma a questo punto hanno fatto rumore, svegliando la donna, che si è trovata davanti i rapinatori e ha gridato aiuto. Il marito è accorso e ha ingaggiato una colluttazione con i malviventi. I banditi sono riusciti poi a scappare salendo a bordo di un'auto, risultata rubata a Salsomaggiore. Marito e moglie hanno chiamato i carabinieri e il 118. L'uomo è stato portato in ospedale, dove gli sono state riscontrate una forte contusione alla spalla destra e una ferita da arma da taglio ad un alluce, mentre la moglie ha riportato una ferita da arma da taglio ad una mano.

PRESO A CALCI E PUGNI IN CASA DAI RAPINATORI - GIUSSANO (Mb) - Notte di terrore in Brianza. Quattro banditi armati di pistola hanno fatto irruzione nell'abitazione di un noto industriale giussanese e, dopo averlo preso a calci e pugni, lo hanno rapinato: stando a una prima stima, il bottino ammonterebbe a 8 mila euro in contanti, più oggetti preziosi (orologi, gioielli e argenteria) del valore di alcune decine di migliaia di euro. L'episodio ha avuto inizio attorno alle 20, giovedì sera, ma ci sono volute ore prima che l’uomo, riuscisse a liberarsi e a dare l'allarme: i carabinieri della Compagnia di Seregno, in testa il comandante e il responsabile del Nucleo operativo radiomobile hanno lavorato fino all'alba, per raccogliere le testimonianze dell'imprenditore e della sua governante, una settantacinquenne residente in città, sequestrata come il suo datore di lavoro, ed effettuare i rilievi tecnici che, si spera, possano essere utili per risalire all'identità dei componenti della banda di malviventi. Stando ai primi accertamenti, il commando era già penetrato nel complesso da qualche ora, probabilmente approfittando della confusione causata dal via-vai di dipendenti all'ora di chiusura della fabbrica. Mancavano pochi minuti alle 20 quando la governante ha aperto la porta d'ingresso della bella villa in stile liberty in cui vive la famiglia: la poveretta si è imbattuta, proprio sull'uscio, nei banditi che, sotto la minaccia delle armi, l'hanno obbligata a rientrare in casa. Una volta dentro, si sono subito diretti nella sala da pranzo, dove l’uomo stava consumando la cena preparatagli dalla donna. Non hanno perso tempo: per convincerlo a condurli immediatamente alla cassaforte, l'hanno tempestato di pugni e calci. All'industriale non è rimasto altro da fare che ubbidire: ha mostrato ai rapinatori la cassaforte, che è stata svuotata dell'intero contenuto, circa 8 mila euro in contanti appunto. Quindi, ha dovuto accompagnarli per tutta la villa: i banditi hanno razziato quanto possibile, perlopiù orologi, oggetti di oro e gioielli e alcuni pezzi d'arredo in argento. Una volta portato a termine il blitz, i malviventi hanno rinchiuso l’uomo e la sua governante in un bagnetto di servizio e si sono dati alla fuga. Ci sono volute alcune ore prima che il guardiano notturno, di ronda nell'area della tintoria, si accorgesse dell'accaduto: il bagnetto è dotato di un oblò fisso posto piuttosto in alto rispetto al pavimento, dunque era impossibile, per l'imprenditore, trovare una via d'uscita da lì. Non gli è rimasto altro da fare che tentare di rompere la finestra, cosa che gli è riuscita dopo diversi tentativi: quindi, per cercare di segnalare la sua presenza al vigilante, ha “gettato” dal pertugio gli oggetti trovati nello stanzino, in particolare asciugamani, salviette e accappatoi. Alla fine, il guardiano si è accorto della presenza degli oggetti sul terreno e ha capito che, nella villa, c'era qualcosa che non andava. Ha liberato l'industriale e la domestica e ha chiamato il 112. Sul posto si sono subito portate le pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Seregno e della locale stazione dell'Arma, che si sono trattenute fino all'alba.

SEQUESTRATO IN CASA E RAPINATO IMPRENDITORE - PAVIA - Tornano le rapine in villa: due aggressioni nella stessa notte, in Lombardia. Nel mirino di quattro rapinatori, che hanno agito a volto coperto e armati di pistola, venerdì sera, è finito un imprenditore pavese di 55 anni, sequestrato davanti a casa e costretto dai malviventi a consegnare i gioielli custoditi in cassaforte. È successo a Gualdrasco, frazione di Bornasco (Pv). I rapinatori, che secondo la vittima erano slavi di circa 20 anni, hanno puntato la pistola alla testa dell’ uomo e l' hanno costretto ad accompagnarli in casa, dove si trovavano anche la compagna dell' uomo e la colf ucraina. Hanno preso gioielli e un orologio prezioso per un valore di oltre 70 mila euro. Hanno anche picchiato la governante che, secondo loro, non collaborava a sufficienza. La donna, ricoverata al San Matteo di Pavia, guarirà in due settimane per una frattura al setto nasale. Prima di scappare, i quattro malviventi hanno chiuso in bagno l' imprenditore e le due donne. Dopo qualche minuto l’imprenditore è comunque riuscito a chiamare i carabinieri. Secondo gli investigatori la banda potrebbe essere la stessa che ha già colpito le scorse settimane nell' hinterland milanese. Nelle stesse ore, una scena quasi identica si ripeteva alla periferia di Sondrio. Una donna di 50 anni, moglie di un imprenditore valtellinese nel settore immobiliare, vive ancora con l' incubo dei banditi che, mentre rincasava con il marito, l' hanno aggredita davanti al garage. «Sono ancora scossa, ho avuto paura di morire». I tre malviventi, con il volto in parte coperto da un passamontagna, si sono fatti consegnare le chiavi, poi hanno aperto la cassaforte e razziato seimila euro in contanti e gioielli per un bottino complessivo di 15mila euro. «Era da poco trascorsa l' una - racconta la donna - con mio marito stavo tornando dal ristorante. Quando siamo arrivati davanti al garage sono spuntati tre individui. Avevano un coltello e ci hanno minacciato di morte». La moglie ha consegnato le chiavi, poi i due coniugi sono stati rinchiusi in un locale al piano terra. «Sono stati attimi di terrore - spiega la donna - non mi era mai capitata una cosa simile. La paura mi è rimasta». I banditi, secondo quanto raccontato dall’uomo, parlavano l' italiano abbastanza correttamente con una leggera inflessione straniera, tanto da far pensare a albanesi o romeni, ma in Italia da alcuni anni. Tutto si è svolto in tre-quattro minuti: due malviventi sono rimasti a controllare i coniugi. Il terzo è salito al piano superiore, ha aperto la cassaforte, prelevato contanti e gioielli. Poi, quando il malvivente è sceso, ha buttato la chiave del locale dove era rinchiusa la coppia, ed è fuggito assieme ai due compagni. Solo mezz' ora dopo, quando la figlia di 24 anni è rientrata in casa, i coniugi sono riusciti a liberarsi e ad allertare la polizia. Il questore di Sondrio, ha disposto posti di blocco. Un anno fa, tra ottobre e novembre, c' erano stati numerosi colpi nella bassa Valtellina, ad Ardenno, Berbenno e Colorina.

RAPINA IN VILLA CON BIMBO IN OSTAGGIO DI 11 ANNI - MILANO - Nei paesi e nelle campagne lombarde ritorna l' incubo delle rapine in casa. E ritorna a causa di una impresa criminale compiuta con ancora più violenza del consueto da cinque banditi mascherati ed armati che non hanno esitato - per portare a termine il colpo - a prendere in ostaggio sotto la minaccia delle armi un bambino di undici anni. Il padre, che poco prima aveva cercato di reagire facendo fuoco con la propria pistola, ha dovuto arrendersi, ed è stato pesantemente malmenato prima di dover consegnare i cinquemila euro custoditi nella cassaforte, insieme a tutti i gioielli di famiglia. Sotto il tiro dei banditi sono finiti anche altri due bambini, rientrati in casa mentre la rapina era in piano svolgimento. È accaduto attorno alle 18 di mercoledì a Pasturago, un piccolo centro abitato nelle campagne a sud di Milano. Nel mirino dei rapitori, una vecchia, classica cascina lombarda ristrutturata da poco: una abitazione non lussuosa, ma con i segni evidenti del benessere. In uno degli appartamenti in cui è stata suddivisa la cascina abita in affitto da poco più di un anno con i suoi quattro figli un uomo di 46 anni, italiano di origine mozambicana, titolare di una piccola ditta di commercio e riparazioni, collegato anche a Herbalife, una rete di vendita «multilivello» di prodotti dimagranti. Ed è contro l' abitazione dell’uomo che - per motivi ancora sconosciuti - si è concentrata l' attenzione dei rapinatori. Una scelta che per i malviventi si è rivelata azzeccata: il bottino della rapina è stato uno dei più ingenti registrato in questo tipo di delitti, soprattutto per quanto riguarda la considerevole somma in contanti. I rapinatori, mascherati con cappelli, fazzoletti e passamontagna, sono riusciti a introdursi nell' appartamento senza essere notati da nessuno dei vicini. L’uomo se li è trovati all' improvviso davanti, in una stanza dove si trovava insieme a uno dei figli. L' imprenditore non ha avuto esitazioni: ha impugnato la sua pistola, una automatica 7,65 regolarmente denunciata, e ha aperto il fuoco contro i malviventi. Due colpi, che sono andati a conficcarsi nelle pareti della stanza. Ma nemmeno la reazione dell' uomo ha fatto perdere d' animo i banditi: anzi, uno di loro ha a sua volta estratto una pistola e l' ha puntata contro il ragazzino che assisteva terrorizzato alla scena, e lo ha catturato. Forse si trattava solo di una scacciacani o di una riproduzione, ma l' effetto è stato immediato. «Apri la cassaforte o lo ammazzo», ha urlato il rapinatore. IL padre ha poggiato la sua 7,65, e a quel punto gli altri uomini mascherati lo hanno aggredito. In quel momento sono rientrati anche altri due figli dell' uomo e si sono trovati di fronte alla scena: «State fermi e non vi facciamo nulla», hanno detto loro i rapinatori. Dopo avere aperto la cassaforte, il padrone di casa ha consegnato contanti e gioielli ai banditi che subito dopo si sono dati alla fuga.

RAPINA IN VILLA – DESIO (Mi) Hanno tentato il colpo nella villa di un commerciante per rapinarlo, uno di loro era stato arrestato in flagranza, due erano riusciti a fuggire. Cinque mesi dopo, a conclusione di serrate indagini, i carabinieri di Monza hanno individuato ed arrestato anche gli altri rapinatori. Volto coperto da passamontagna, pistola alla mano e criminali da sempre, i tre banditi non avevano calcolato il sangue freddo di un ventenne che, accortosi della rapina in corso nel suo soggiorno, aveva telefonato ai carabinieri. Lo scorso 27 aprile un 22enne studente residente a Desio insieme ai genitori, era sdraiato sul letto della sua stanza al secondo piano. Mentre leggeva un libro, ha sentito voci estranee e concitate provenire dal piano di sotto e si è sporto dalle scale per ascoltare. Compreso si trattasse di rapinatori, il ragazzo ha poi raccontato di aver udito uno di loro obbligare il padre a svelare la combinazione della cassaforte a suon di schiaffoni, ha chiamato il 112, spiegando cosa stava succedendo. Per non destare sospetto il giovane aveva poi staccato la batteria del suo cellulare e si era rimesso sul letto, fingendo di leggere. Mentre un pregiudicato 46enne pregiudicato di Seregno, era al piano di sotto a riempire un sacco di plastica con gioielli e contanti tenendo il marito e la moglie sotto il tiro della pistola, un secondo uomo era salito al piano superiore ma la recita del figlio lo aveva dissuaso dal sospettare fosse riuscito a chiedere aiuto. Mentre i rapinatori si allontanavano dalla villetta dirigendosi verso il complice che li attendeva in auto, una Renault Scenic rubata poi abbandonata nei campi, una pattuglia dei carabinieri è sbucata dall’angolo della via, costringendo i malviventi a darsi alla fuga dal retro. Un rapinatore, con ancora addosso il sacchetto della refurtiva, era stato immediatamente bloccato. I suoi due complici, sfruttando il buio e i campi, erano rimasti liberi fin quando i carabinieri, con l’ausilio dei cellulari sequestrati al complice, li hanno rintracciati. Su richiesta del Pm, venerdì mattina il Gip ha firmato le loro convalide d’arresto, predisponendone la custodia cautelare in carcere. Non avendo alcuna occupazione infatti, per la magistratura il rischio di reiterazione del reato era alta.

CONIUGI AGGREDITI E DERUBATI IN CASA – TREZZANO (Mi) - Poco dopo la mezzanotte di ieri, tre malviventi, provenienti dai paesi dell'est europeo, hanno rapinato un imprenditore e la sua famiglia, fuggendo con un bottino  di circa 20 mila euro. Al rientro da una breve vacanza, approfittando del breve ponte, un uomo 42enne di Cusago, ha parcheggiato la sua auto di rientro da una vacanza, dopo aver fatto salire in casa la moglie e il figlio. “Quando ho parcheggiato ho sentito qualcuno che mi ha preso alle spalle e, puntandomi un cacciavite alla gola,  mi ha minacciato di stare zitto – ha raccontato  – poi, obbligandomi a salire in casa,  si sono rivolti a mia moglie di 42 anni malmenandola e intimandole di non urlare. Poi, dopo averci fatto sedere, ci hanno obbligato a stare a testa china per non guardarli in faccia, in quanto  erano a volto scoperto”. La banda, nel frattempo, si è fatta consegnare il denaro e alcuni oggetti di valore, che la coppia aveva in tasca, e ha preteso le chiavi della cassaforte. Una volta aperta, i ladri si sono impossessati di circa  20mila euro in contanti, alcuni orologi e preziosi di valore. Poi, dopo aver legato la coppia con degli indumenti, i malviventi si sono dileguati nella notte per le vie trezzanesi. Una volta liberatisi i due coniugi, hanno immediatamente chiamato il 112, che hanno fatto i rilievi del caso e avviato le ricerche dei tre uomini. Secondo una prima ricostruzione, vista l'assenza di armi e corde per legare,  la banda ha agito così in quanto è stata sorpresa improvvisamente dai proprietari, che credevano rimanesse disabitata  fino alla fine del ponte.  Ma, con l'arrivo dell'estate, i furti e le rapine subiranno un incremento a causa delle abitazioni lasciate vuote per le vacanze estive.

PADRE, MADRE E FIGLIO MASSACRATI DI BOTTE – VIMERCATE (Mb) Sono entrati da una finestra del pian terreno, in quattro, tutti stranieri, forse rumeni, coperti da passamontagna e armati di cacciavite, e per più di un’ora hanno massacrato di botte madre, padre e figlio. E’ successo ad Aicurzio, venerdì della scorsa settimana, verso la mezzanotte. La famiglia era in casa, la madre di 60 anni, era ancora sveglia, mentre il marito ed il figlio dormivano nelle rispettive stanze. La furia degli aggressori si è abbattuta subito sulla donna, fermata in corridoio, mentre qualche elemento della banda ha buttato giù dal letto i due uomini. “Ho fatto appena in tempo ad alzarmi – ha raccontato il figlio dal suo letto all’ospedale di Vimercate - e me li sono trovati addosso, mi hanno buttato a terra in un secondo, gettato un accappatoio in testa e riempito di calci e pugni ovunque”. Poi la gamba del giovane è stata chiusa nella porta ripetutamente sbattuta, fino a rompere l’osso. Il padre è stato lasciato a terra rantolante e poi preso a calci con la rincorsa. Il volto pieno di sangue. Oggi è ricoverato a Vimercate e ne avrà per 40 giorni. Più o meno come la donna, trasportata presso il San Gerardo di Monza. L’inferno è durato fino alla una e un quarto, quando sulla scena ha fatto il suo ingresso l’altro figlio di 30 anni. Il giovane, di rientro da una serata in compagnia, ha sorpreso i malviventi mentre se ne stavano andando. I genitori gli hanno gridato di mettersi in salvo e lui è corso dai vicini ed ha avvisato il 112. I carabinieri del nucleo operativo di Vimercate sono arrivati in pochissimi minuti, ma i rapinatori erano già lontani con un bottino che mai potrebbe spiegare tanta violenza. Nel sacco sono finiti pochi contanti, qualche monile d’oro, i cellulari e perfino vestiti usati. Unico oggetto di valore l’auto del figlio, una Polo. Niente tesori e nessuna cassaforte, anche se i rapinatori l’hanno cercata a lungo. Del caso ora si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Vimercate, ma anche il nucleo operativo del reparto territoriale di Monza. Da parte loro stretto riserbo sulle mosse di questi giorni, una sola rassicurazione “possiamo dire solo che non stiamo brancolando nel buio”. Intanto, in settimana, ad Aicurzio è stato consumato un altro furto in villa, mentre i padroni dormivano e un altro è stato tentato prima che suonasse l’allarme.

RAPINA IN VILLA: PICCHIATI I PROPRIETARI – BRESCIA - Tre rapinatori forse slavi a volto scoperto hanno malmenato il proprietario dell'abitazione e il figlio 20enne. Sono riusciti ad impossessarsi di denaro e gioielli per circa 30 mila euro. Nel Bresciano è caccia ai tre rapinatori forse slavi che la notte scorsa sono entrati in una villa a Leno e hanno malmenato il capofamiglia e il figlio ventenne. Armati di una pistola forse giocattolo e di tre cacciaviti, e a volto scoperto, sono riusciti ad impossessarsi di denaro e gioielli per circa 30 mila euro. La villa si troverebbe a poca distanza dalla cascina dove nel settembre del 2002 venne tragicamente uccisa a una 14enne da un branco di balordi.

RAPINA IN VILLA: IN QUATTRO PER 500 EURO – IMBERSAGO (Lc) -  Assalto in villa ieri sera nel Lecchese: quattro malviventi armati hanno fatto irruzione attorno alle 22 nella zona isolata a nord di Imbersago (Lecco). Tutti incappucciati, armati, e con un accento dell’Est Europa hanno minacciato i padroni di casa intimando loro di consegnare denaro e oggetti di valore. Terrorizzate, le vittime hanno consegnato ai rapinatori il contante disponibile, all’incirca cinquecento euro. Fortunatamente non vi è stata alcuna reazione violenta da parte dei fuorilegge che si sono accontentati di quel poco allontanandosi in tutta fretta a bordo di un’auto sulla quale vi era un complice in attesa. Immediatamente è scattato l’allarme al 112 e in tutta la zona è iniziata una vasta battuta che al momento non pare abbia dato esito positivo.

IRRUZIONE IN VILLA, MADRE E FIGLIA IN BALIA DEI DELINQUENTI – MONZA - Pensavano fosse uno scherzo. Invece era tutto drammaticamente vero. Non era il figlio che inscenava una finta rapina. Quelli erano tre delinquenti veri, che lunedì alle otto di sera hanno fatto irruzione in una casa di via Botticelli, una villa isolata nel quartiere Sant’Albino; casa e azienda agricola con la stalla, l’una davanti all’altra. In casa c’erano madre e figlia, 44 e 20 anni. La signora era appena uscita dalla doccia, quando davanti si è trovata un uomo col foulard alzato sul viso. “Ho pensato a mio figlio che voleva fare uno scherzo”, avrebbe detto ai carabinieri. Purtroppo si sbagliava. I banditi erano tre, penetrati nella proprietà della famiglia tranciando una rete di recinzione all’esterno; di questi, uno era armato con una pistola scacciacani, dalla quale sarebbe anche partito un colpo intimidatorio. Il padre, allevatore, non era in casa, ma stava lavorando nella stalla lì vicino, mentre i suoi erano in balia dei delinquenti. La figlia con la pistola puntata alla tempia, è stata condotta in bagno, dove l’hanno rinchiusa assieme alla madre, che sarebbe anche stata colpita con un pugno al capo. Nel frattempo i ladri, che chiedevano insistentemente dove fosse la cassaforte, razziavano la casa. Tra soldi contanti, preziosi, orologi ed un navigatore satellitare, se ne sono andati con circa 8000 euro di bottino. Alla figlia è stata strappata anche la catenina che portava la collo con un coltello preso dalla cucina dagli stessi criminali. Dopo quegli attimi infinitamente lunghi, sono scomparsi. Le donne, rompendo la porta a vetri del bagno, sono uscite e hanno dato l’allarme. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Monza. Secondo gli inquirenti si tratta di stranieri che avevano imparato a conoscere la zona e le strade ancora sterrate di quel lembo estremo del rione Sant’Albino, magari trovando rifugio per qualche tempo sotto l’ex discarica di via dell’Offelera, da mesi al centro di polemiche per i continui insediamenti da parte di famiglie Rom, oppure nelle cascine abbandonate di via della Guerrina, rifugio sicuro per gruppi di sbandati o di nomadi.

RAPINATI ANZIANI IN CASA – MONZA - A due passi dal municipio, e in pieno giorno, domenica pomeriggio. Per una ventina di minuti quattro persone sono rimaste in balia di due banditi, che hanno preso di mira la villetta di via Diaz, all'angolo con via Monsignor Cattaneo. Un pomeriggio di terrore per le due residenti, un’anziana di 87 anni e sua cognata di 61 anni, e la figlia di quest'ultima, giunta in visita con il marito. I due malviventi, col volto incappucciato e i guanti in lattice, armati di pistola e coltello, sono riusciti ad entrare nella casa, storica dimora della famiglia (il padrone di casa è deceduto poche settimane fa), intorno alle 14,30. Ancora incerto il loro modo di agire. I carabinieri di Desio e di Monza che stanno effettuando le indagini avanzano due ipotesi: i malviventi potrebbero aver scavalcato il cancello, non troppo alto, ed essere quindi entrati forse dalla cantina, oppure potrebbero avere utilizzato uno stratagemma, facendosi aprire dalla donna più anziana. La prima persona ad avere davanti a se i due è stata proprio l'ottantasettenne, che sotto minaccia delle armi è stata strattonata e trascinata al piano superiore della villetta. Qui i banditi hanno trovato le altre tre persone: la cognata dell'anziana, anche lei residente in via Diaz, vedova da poche settimane, con la figlia e il genero, che non hanno potuto reagire in nessun modo. I rapinatori si sono messi a gridare, chiedendo di farsi aprire le casseforti. Cosa che è stata eseguita immediatamente. I quattro hanno aperto la cassaforte, dove si trovavano denaro e gioielli. Non contenti però i banditi hanno chiesto di aprire anche la seconda cassaforte della villetta. Poi si sono fatti consegnare i cellulari e i portafogli che avevano addosso i quattro malcapitati. E subito dopo sono scappati, forse a bordo di un’auto che li aspettava fuori, con un complice. Il bottino ha un valore di oltre 100 mila euro. La donna più anziana si è sentita male, ma per fortuna nessuno dei quattro rapinati ha avuto gravi conseguenze. Subito è scattato l'allarme. Sul posto si sono precipitati i carabinieri e gli agenti della polizia locale. I protagonisti della brutta avventura sono sotto choc e non vogliono parlare con i giornalisti. I militari ritengono che i malviventi, molto probabilmente italiani, conoscessero molto bene i movimenti delle loro vittime e sapessero con precisione dove andare a colpire.

COLPITO ALLA TESTA E INCHIUSO NEL BAGNO DI CASA DAI RAPINATORI – CALCINATE (Bg) - Torna la paura delle rapine in villa. Tre individui, forse slavi, si sono introdotti nella casa di un uomo di Calcinate, colpendolo alla testa e rinchiudendolo poi con la moglie in bagno, per darsi alla fuga con un bottino di 20 mila euro. Tutto è avvenuto intorno alle 19,30 del 14 gennaio. Tre uomini, con volto coperto e con uno spiccato accento dell’Est Europa, sono entrati – approfittando di una portafinestra lasciata socchiusa - nell’abitazione di un impresario edile di 58 anni che era in compagnia della moglie di 53 anni. Uno dei tre banditi era armato di pistola: con il calcio ha colpito alla testa il padrone di casa per stordirlo. Quindi i tre si sono fatti aprire la cassaforte, dalla quale hanno arraffato 20 mila euro. Poi hanno chiuso in bagno marito e moglie, non prima di esseri fatti consegnare anche i rolex che portavano al polso, e sono fuggiti. Solo dopo alcuni minuti la coppia è riuscita a forzare la porta ed a chiamare il 112. L’uomo ha avuto una prognosi di 10 gg per una ferita non grave alla testa. Poco prima delle 19,30 i carabinieri erano intervenuti dalla parte opposta del paese per un tentativo di furto in un’altra abitazione: tre individui erano stati notati mentre si aggiravano in maniera sospetta. Un fatto che offre uno spunto di indagine ai carabinieri di Bergamo: è probabile che il colpo a casa della famiglia non fosse premeditato. Forse si è trattato di un “ripiego” dei malviventi dopo il primo furto fallito. Ma si indaga anche sull'ambiente dei nomadi italiani, cui appartiene il genero della coppia. Nella notte sono stati messi a segno altri due colpi, uno a Casazza e l'altro a Gaverina. In entrambi i casi i ladri si sono introdotti in un'abitazione mentre i proprietari dormivano, dopo aver forzato la serratura. Sparito nel primo caso un portafogli con 200 euro, nel secondo una catenina e un portafogli con 350 euro. La tecnica identica e la vicinanza delle case prese di mira fa pensare che si sia trattato degli stessi ladri.

RAPINATI E SEQUESTRATI IN CASA PER UNA NOTTE – LESMO (Mb) È la disavventura capitata la settimana scorsa, tra sabato e domenica, a una famiglia di Lesmo, residente in via Petrarca. Un dirigente di 49 anni, era in casa con il figlio diciassettenne quando quattro uomini disarmati ma incappucciati hanno fatto irruzione nella sua villa determinati a impadronirsi degli oggetti di valore. La banda è riuscita a penetrare in casa approfittando di un attimo durante il quale l'uomo ha aperto una portafinestra per chiudere le imposte, prima di andare a dormire. Era circa mezzanotte. I quattro rapinatori non hanno mostrato troppi segni di nervosismo; con fare deciso ma per nulla aggressivo hanno intimato a padre e figlio di non reagire, sono fatti consegnare portafogli e 300 euro in contanti e le chiavi della cassaforte. È da qui che hanno tratto la maggior parte del bottino della serata: orologi di marca e gioielli per un valore tra i 25mila e i 30mila euro. Fatta razzia di valori, la banda ha accompagnato i padroni di casa nel locale lavanderia al piano inferiore, chiudendo poi la porta e continuando a perlustrare l'abitazione in cerca di beni di pregio. La notte, per padre e figlio, è stata infinita. I due non hanno osato muoversi né chiamare aiuto fino alla mattina, quando ha iniziato ad albeggiare e, dalla finestra, hanno notato un vicino di casa. Solo allora sono usciti dal locale e si sono tranquillizzati. Un'ora dopo erano nella caserma dei carabinieri di Arcore dove i militari hanno raccolto la denuncia e si sono poi precipitati sul luogo dei fatti, insieme al comandante della compagnia di Monza. Secondo le vittime della rapina in villa, i colpevoli sarebbero dell'est europeo. Il profilo è peraltro insolito. Pare che abbiano trattato i padroni di casa con una certa cortesia, proponendo anche un bicchiere d'acqua agli atterriti malcapitati. Niente armi, in apparenza. La banda non ha nemmeno toccato le due Porsche che c'erano in garage, un Cajenne e un modello sportivo, e si sono limitati ai gioielli, peraltro coperti da assicurazione. Un'ipotesi credibile è che nei loro programmi ci fosse un semplice furto, ma che siano passati alla rapina probabilmente per il ritardo con cui i padroni si sono accinti ad andare a letto.    

MINACCIATO CON ARMI E RAPINATO IN CASA 71ENNE - TREVISO - Indagini serrate da parte dei Carabinieri dopo una rapina in villa consumatasi nella serata di ieri a Treviso, in località Moriago. Una banda di stranieri, pare del'Est, ma non v'e' certezza, armati di fucili mitragliatori, hanno fatto irruzione nella villa di un imprenditore del comparto del mobile minacciando lui, 71enne, e la moglie, 65enne. Armi alla mano la gang si e' fatta consegnare un bottino che tra preziosi e denaro contante e' stato stimato valere circa 10 mila euro. Secondo quanto e' emerso dalla testimonianza delle vittime ai Carabinieri la banda avrebbe fornito elementi molto chiari sul fatto che da tempo studiava le abitudini della famiglia del mobiliere: i ladri avrebbero infatti minacciato di sequestrare sia la moglie del 71enne sia la figlia, con i bambini, che abitano a poca distanza dal luogo del colpo. Una volta terrorizzati i coniugi e raccolto il bottino i rapinatori, dopo aver rinchiuso la coppia in uno stanzino, si sono dati alla fuga con l'auto della donna.

NOTTE DI TERRORE IN CASA – PONTELONGO (Pd) - E’ stata una notte di vero terrore quella passata da una coppia di coniugi che la scorsa notte sono stati sequestrati e rapinati da una banda di malviventi all’interno della loro villa a Pontelongo. I tre rapinatori sono fuggiti con una refurtiva di un valore pari a circa 100 mila euro. I tre banditi, probabilmente uomini dell’est a giudicare dall’accento con cui si sono rivolti all’uomo, l’altra notte hanno scavalcato la recinzione della villa e si sono nascosti nel giardino. Appena i due coniugi hanno fatto ritono a casa dopo una serata passata con degli amici, i banditi li hanno aggrediti e li hanno fatti sedere su un divano all’interno della casa. Qui hanno costretto l’uomo ad aprigli il forziere che si trovava nella cantina. Oltre ai soldi i banditi hanno preso anche dei gioielli e degli orologi. Infine si sono fatti consegnare le chiavi dell’auto Audi A6 e dopo aver rinchiuso i due malcapitati all’interno della cantina si sono dati alla fuga. Dopo circa una mezz’ora l’uomo è riuscito a sfondare la porta a spallate, ferendosi leggermente ad un braccio, e ha chiamato immediatamente le forze dell’ordine.

SORPRESI NEL SONNO E PRESI A PUGNI NELLA SUA ABITAZIONE – ASIAGO (Vi) - L'assalto nell'abitazione di Asiago è avvenuto all'alba. I quattro banditi, a volto scoperto si sono introdotti nella villa dopo aver forzato la porta basculante del garage. In casa, stavano dormendo nella loro camera un ingegnere di 60 anni, e la moglie di 58, casalinga. I ladri hanno cominciato a portar via tappeti antichi, statue, un pc, gioielli e orologi di valore, quadri d'autore per un valore di oltre 50mila euro. Ad un certo punto, i due padroni di casa si sono svegliati e hanno cercato di contrastare i malviventi. Ne è nata una colluttazione. I due coniugi sono stati presi a pugni, bersagliati con pietre e sassi raccolti in giardino. L'uomo ha riportato ferite alla testa e al corpo, giudicate poi guaribili in 30 giorni, la donna una ferita al piede guaribile in 40. I rapinatori sono poi fuggiti su una Jaguar risultata rubata il 2 aprile scorso a Paese (Treviso). Ripresisi dallo choc, i rapinati hanno dato l'allarme. Sul posto, i carabinieri di Asiago, Thiene, Vicenza.

RAPINATI IN CASA DA TRE BANDITI – ORIAGO DI MIRA (Ve) - Una banda di tre persone ha svaligiato la scorsa notte verso l’1.30 una villa di Oriago di Mira (Venezia). Entrati da una finestra, con il viso travisato e armati di cacciaviti, dopo aver immobilizzato la padrona di casa, una vedova che divide l’immobile con il figlio, i banditi si sono fatti indicare il nascondiglio della cassaforte: aperto il forziere hanno prelevato gioielli e contanti per circa 7000 euro. Mentre la rapina era in corso il figlio della donna è tornato a casa e vedendo dall’esterno le luci accese ha chiamato i carabinieri. L’intervento di alcune pattuglie ha costretto alla fuga i malviventi: uno di loro, un albanese di circa 30 anni, è stato però bloccato e arrestato. L’albanese di 34 anni ritenuto responsabile del furto in villa, assieme a due complici, dovrà rispondere di rapina, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. L’uomo è inoltre accusato di evasione perché agli arresti domiciliari dal 2006 per furto in abitazione.  E’ stato recuperato, nei campi circostanti la casa, del materiale utilizzato dai malviventi, parte della refurtiva sottratta dall’abitazione e tutti i gioielli.

LEGANO LA COLF SEQUESTRATA IN GIARDIANO – TREVISO -  "Ero fuori col cane in giardino, mi hanno legata e chiusa in bagno". Sono le prime parole dette ai carabinieri dalla colf 50enne che lavora nella casa. Torna l'incubo delle rapine in villa nella Marca trevigiana. Ieri sera, dopo le 21.30 tre malviventi si sono introdotti in un’abitazione di un medico. L’uomo era fuori, a casa c'era solo la domestica, una cittadina georgiana che è stata immobilizzata dai banditi, legata, imbavagliata e ritrovata dopo la mezzanotte dal giardiniere, un giovane romeno di trent'anni allertato perché la donna non rispondeva al telefono. E' di 2500 euro il bottino dei ladri, che hanno forzato la cassaforte di casa. Nessun oggetto di valore presente nella villa è stato toccato. Un elemento, quest'ultimo, che spinge gli investigatori a non escludere alcuna pista. Neppure quella della simulazione. Il marito della domestica non è rintracciabile da ieri sera. Le indagini procedono a ritmo serrato.

TRE BANDITI ASALTANO UNA VILLA – ORIAGO DI MIRA (Ve) - Una banda di tre persone ha svaligiato la scorsa notte verso l’1.30 una villa di Oriago di Mira (Venezia). Entrati da una finestra, con il viso travisato e armati di cacciaviti, dopo aver immobilizzato la padrona di casa, una vedova che divide l’immobile con il figlio, i banditi si sono fatti indicare il nascondiglio della cassaforte: aperto il forziere hanno prelevato gioielli e contanti per circa 7000 euro. Mentre la rapina era in corso il figlio della donna è tornato a casa e vedendo dall’esterno le luci accese ha chiamato i carabinieri. L’intervento di alcune pattuglie ha costretto alla fuga i malviventi: uno di loro, un albanese di circa 30 anni, è stato però bloccato e arrestato. L’albanese di 34 anni ritenuto responsabile del furto in villa, assieme a due complici, dovrà rispondere di rapina, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. L’uomo è inoltre accusato di evasione perché agli arresti domiciliari dal 2006 per furto in abitazione.  E’ stato recuperato, nei campi circostanti la casa, del materiale utilizzato dai malviventi, parte della refurtiva sottratta dall’abitazione e tutti i gioielli.

RAPINATO IN CASA ANTIQUARIO – NOVENTA PADOVANA (Pd) - I carabinieri della compagnia di Padova stanno indagando su una rapina in villa messa a segno da una banda di malviventi questa sera in una casa di Noventa Padovana in via Alcide De Gasperi. Un gruppo di quattro malviventi ha atteso al rientro a casa un uomo 33enne poco prima delle 20 facendosi aprire la porta. I quattro banditi armati di pistola hanno tenuto sotto tiro con la sua compagna 29enne rovistando in casa a caccia di monili e contante. Nel corso della rapina è stato colpito al volto dai rapinatori che poi sono fuggiti.

PICCHIATI SELVAGGIAMENTE IN CASA – ASIAGO (Vi) Un’altra rapina in villa, questa volta nel vicentino, ad opera di una banda di immigrati dell'Est europa. Un uomo di 60anni e la moglie stavano dormendo nella loro abitazione sull’altopiano di Asiago, quando hanno udito dei rumori ed hanno sorpreso quattro uomini  a volto scoperto che stavano portando via oggetti di valore come tappeti, statue, gioielli ed orologi. I coniugi hanno contrastato i rapinatori e ne è nata una colluttazione. I quattro hanno preso a sassate la vittima e la moglie picchiandoli selvaggiamente per poi scappare a bordo di un’auto che è risultata rubata lo scorso ad Aprile in provincia di Treviso. La banda si sarebbe introdotta nell’abitazione attraverso il garage. Dopo essersi ripresa dallo choc la coppia ha dato l’allarme e sul posto sono intervenuti i carabinieri di Asiago, di Thiene e di Vicenza.

VIOLENTA RAPINA IN VILLA: UOMO MASSACRATO DI BOTTE – SAN GIORGIO IN BOSCO (Pd) - Violenta rapina nella notte a San Giorgio in Bosco (Padova) ai danni di un agricoltore e della madre ottantenne che abitano in un cascinale poco distante dalla chiesa del paese. Verso mezzanotte, secondo il racconto di un vicino di casa, un gruppo di sei persone è entrato nell'abitazione dove il contadino vive con l'anziana madre. L'agricoltore è stato sorpreso in bagno, mentre la madre, svegliata dai colpi, è stata legata in camera da letto. Malmenato e minacciato con delle pinze per più di un'ora, l’uomo si è visto costretto a cedere ai suoi aggressori circa 2000 euro in contanti che teneva nascosti in casa. La madre, dai racconti dei vicini, dopo essersi liberata ha slegato il figlio e si è recata nella casa antistante per chiedere soccorsi. L'agricoltore è stato ricoverato in pronto soccorso con una prima prognosi che supera il mese per le numerose contusioni al viso ed in tutto il corpo. Delle indagini si occupa il nucleo investigativo provinciale dei carabinieri insieme con gli uomini della compagnia di Cittadella.

PICCHIATO ED IMMOBILIZZATO CON LA MOGLIE IN CASA - NOVENTA DI PIAVE (Pd) – Il proprietario di casa, 71 anni, arriva verso le 22, in via Bassette. In auto c’è anche un'amica, di 63 anni. Aziona il telecomando per aprire il cancello della sua villetta, situata in una zona piuttosto isolata del comune di Noventa di Piave. È in quel momento che dal buio saltano fuori due banditi armati di pistola. Comincia così una notte di terrore, una delle troppe notti di terrore in un’Italia infestata da bande senza scrupoli. I malviventi hanno il volto coperto da un passamontagna e spianano le pistole, quasi a voler far capire in anticipo che non avranno scrupoli, che fanno sul serio. Fin da subito usano le maniere forti, picchiando il padrone di casa e immobilizzando la coppia con del nastro adesivo. Hanno le idee chiare, vogliono entrare in villa perché sanno, o dicono di sapere, che ci sono parecchi soldi e altri valori in cassaforte. L’uomo non ha scelta: deve aprire la porta e fare accomodare gli sgraditissimi ospiti. Il clima è immaginabile, con la signora in preda al panico e con questi delinquenti che continuano a minacciare, a gridare, a picchiare. Altri in medesime condizioni hanno provato a reagire, ma le conseguenze sono state drammatiche. Lui ha la forza di stare calmo, di subire, anche perché con lui c’è la donna. E ha paura che i banditi se la prendano con lei. L’uomo viene percosso: «Dov’è la cassaforte, dove tiene nascosti i soldi? Diccelo o ti facciamo fuori e facciamo fuori anche tua moglie». Non sono albanesi, non sono stranieri, non sono clandestini. Secondo le testimonianza che l’uomo darà più tardi al Nucleo provinciale dei carabinieri di Venezia, i delinquenti farebbero parte della malavita locale. Nardini non oppone resistenza e indica dove tiene il denaro e i preziosi. La precisione della richiesta lascia intendere che i banditi sapevano quello che volevano. Un furto in villa mirato, quindi, ma non per questo meno brutale. Anzi, per qualche minuto la coppia ha temuto il peggio, vista la violenza continua dei due malviventi. Una volta ottenuto quel che volevano, i due spingono a forza l’uomo  e la donna in camera da letto, chiudono la porta a chiave, strappano le maniglie di porte e finestre e fuggono dalla villa con un bottino di circa 50mila euro. Il blitz è durato un’ora. Un’ora di terrore. Il proprietario e la compagna sono terrorizzati, ma dopo qualche minuto riescono a liberarsi usando un coltello da pesca e ad avvertire i carabinieri che piombano sul posto ma, ormai, non possono fare più nulla. Raccolgono la testimonianza della coppia e dirigono le indagini verso la malavita locale. «Scene da film western - ha commentato il padrone di casa, che comunque non ha riportato lesioni particolari - ho girato in tutto il mondo ma non ho mai vissuto un’esperienza del genere. Ho avuto paura che finisse peggio». Vengono fatti tutti i rilievi del caso, per verificare se sono state lasciate tracce utili a una possibile identificazione. Ma pare che questa rapina sia stata opera di professionisti. Per il Veneto è la quarta rapina in villa negli ultimi giorni. Le altre tre sono state fatte a Limena ai danni di un agricoltore, a San Giorgio delle Pertiche, vittima un gioielliere, e a Curtarolo, dove un commerciante è stato colpito con una chiave inglese.

RAPINA IN VILLA – MORUZZO (Ud) - Armati di coltello l’hanno costretto ad aprirgli la cassaforte con la collezione d’orologi preziosi e vari gioielli, quindi l’hanno rinchiuso in una stanza. È andata più o meno così la rapina. Sul caso stanno indagando gli agenti della Squadra mobile coordinati dal sostituto procuratore. Il loro riserbo è strettissimo anche sui particolari del fatto e, soprattutto, sulla dinamica. Nella villa di Brazzacco, sulle colline moreniche, i banditi – verosimilmente due – la scorsa settimana hanno atteso giovedì sera tardi l’arrivo della vittima, che a quanto pare aveva appena perso un aereo per andare a Gallipoli. Sta di fatto che l’azione dei banditi, armati di coltelli e travisati in volto, è stata fulminea nella ricerca precisa della cassaforte subito dopo che l’uomo è sceso dalla sua auto, entrando nel giardino della villa. La valigetta e un borsone che si trovavano nella vettura sono finiti nelle mani dei rapinatori, che secondo il racconto dell’uomo non hanno esitato a puntargli il coltello alla gola per agire. Qualcosa però è andato storto, perché a un certo punto, pur avendo le idee ben chiare nel voler entrare in casa per aprire la cassaforte con orologi e gioielli, l’uomo è stato costretto a chiudersi in una piccola costruzione nel parcheggio e quindi ha intuito che a piedi i rapinatori se n’erano andati.

PICCHIATO IN CASA CON PUGNI, CALCI E BASTONATE – BERTINORO (Fc) Quattro banditi, a volto coperto, hanno pestato a pugni, calci e bastonate un uomo di 57 anni, e la moglie. Dalla cassaforte dell'abitazione di Bertinoro sono stati sottratti gioielli e contanti. Sono in quattro. Sono armati come rambo da trincea, con pistole e fucili; e poi maneggiano spranghe di ferro e chiavi inglesi. Sono quattro, incappucciati; sui loro denti rimbalzano grida e minacce da paura con accenti dell’est; sono le due di giovedì notte a Bertinoro. Questo lo scenario di una rapina dai toni feroci, che trasforma una villa fiorita sul fianco del colle che s’ammorbidisce verso Capocolle in un inferno che lascia sul campo due feriti e conta un bottino valutato per ora in centomila euro. Picchiano. Urlano. Vogliono soldi; è per questo che hanno appena fatto irruzione in quell’abitazione degna d’una vista sul lago, zeppa di allarmi; ma loro — i banditi — sono passati da una porta laterale. I quattro prendono di mira soprattutto lui di 57 anni; la moglie alla fine s’arrende. E dà al commando la chiave della cassaforte, zeppa di gioielli e soldi. L’incubo finisce dopo circa mezz’ora. I quattro fuggono col bottino bello ricco. L’uomo e la moglie restano legati mani e piedi a un paio di sedie. Lui è una maschera di sangue. È stato picchiato con una chiave inglese e una spranga di ferro. La donna è dolorante, stordita. Alla fine i due riescono a liberarsi. Loro stessi danno l’allarme. Il marito passa quel che resta della notte e buona parte del mattino di ieri in ospedale. Ha ferite su tutto il corpo e una costola fratturata. Trenta giorni, la prognosi. La moglie se la cava con sette giorni di riposo. Entrambi sono sotto choc. «Non ho voglia di parlare con nessuno» dice al suo legale, chiuso a chiave nella sua villa. «Erano di sicuro stranieri, con accento dell’est europeo» avrebbe detto l’uomo ai carabinieri del reparto operativo di Forlì.

MOGLIE VIOLENTATA IN VILLA DURANTE LA RAPINA – REGGIO EMILIA - Violentarono la moglie durante l’assalto alla villa della coppia, in un paese della pianura di Reggio Emilia: per questo i carabinieri hanno fermato quattro cittadini albanesi, accusati di rapina e violenza sessuale in concorso. Due erano già nel carcere bolognese della Dozza, detenuti perché accusati della rapina a una prostituta, gli altri sono stati invece bloccati l’altra sera. L’assalto alla villa, dove quella sera c’era anche la figlia di pochi anni della coppia, e’ avvenuta qualche settimana fa, ma le indagini del nucleo operativo dei carabinieri di Reggio Emilia, coordinate dal Procuratore capo, sono state condotte con grande discrezione, fino alla cattura dei presunti autori del colpo, nel quale i banditi hanno portato via un bottino di alcune decine di migliaia di euro. I quattro albanesi – secondo quanto si e’ appreso – picchiarono l’uomo e violentarono la giovane moglie, praticamente davanti alla figlia di pochi anni. Razziarono oggetti e preziosi per svariate decine di migliaia di euro, per poi fuggire. L’inchiesta e’ stata piuttosto complicata, portata avanti in grande segretezza, sia per la gravità dell’azione criminale, sia per la difficoltà nell’identificare i rapinatori. E anche con il timore, da parte degli inquirenti, che i presunti colpevoli scappassero dall’Italia. Uno a uno sono stati invece trovati dai militari, che hanno praticamente ricostruito la composizione della banda, con appostamenti, pedinamenti e intercettazioni telefoniche. Gli investigatori avrebbero robusti indizi contro i quattro fermati anche grazie ai rilievi fatti dai carabinieri del Ris di Parma sul luogo della rapina. Due degli albanesi accusati – secondo quanto e’ trapelato – erano già dietro le sbarre, nel carcere bolognese, per aver rapinato una prostituta: si tratta di due giovani fra i 20 e i 23 anni, bloccati in ottobre nel capoluogo emiliano dai carabinieri dopo aver minacciato con un coltello e rapinato una ragazza dell’est europeo. Subito dopo l’arresto, i militari perquisirono la loro abitazione, trovando alcuni cellulari e orologi dei quali i due non riuscirono a giustificare la presenza. Gli altri due albanesi sono stati invece fermati l’altro ieri, uno anche in seguito a un controllo per la violazione della legge sull’immigrazione.

BIMBO MALTRATTATO E PRESO IN OSTAGGIO IN CASA PER OTTENERE IL BOTTINO – FABBRICO (Re) - Rapine in villa sempre più violente: nel Reggiano minacciano il bambino più piccolo. I genitori disperati consegnano danaro e preziosi. Sembra questa la ricetta dei rapinatori delle ville, che hanno colpito ancora a Fabbrico nel reggiano, ieri sera poco dopo le 20 e 30. Presa di mira un’abitazione: in quattro si sono introdotti in casa col volto travisato da passamontagna e armati di fucile e bastoni. Vista l’ora hanno trovato l’intera famiglia a casa, composta dal marito, dalla moglie e dai figli di 8, 11 e 17 anni. I malviventi, forse dell’Est europeo, hanno minacciato tutti, scatenandosi in particolare sul bimbo più piccolo che sarebbe stato, a loro dire, oggetto di particolare violenza se i genitori non avessero dimostrato di collaborare. I coniugi terrorizzati hanno subito indicato la stanza con preziosi e denaro, facendo mettere a segno ai banditi un bottino di circa tremila euro. Prima di andarsene dalla villa i rapinatori hanno rinchiuso la famiglia nella toilette.

RAPINA IN VILLA: COPPIA DI ANZIANI MALMENATA DA TRE UOMINI – REGGIO EMILIA - Una coppia di anziani è stata picchiata durante una rapina in villa avvenuta a Reggio Emilia. Tre persone, probabilmente slavi, martedì notte intorno alle 2.20, sono entrate nell'abitazione dei due coniugi, li hanno brutalmente picchiati e poi li hanno derubati di duemila euro in contanti e gioielli vari.

MALMENATO IN CASA DA TRE UOMINI – CESENATICO (Fc)  - Gli specialisti delle cosiddette rapine in villa sono tornati a colpire in Romagna. Preso di mira un uomo di 59 anni, residente a Cesenatico. Al momento le notizie su quanto accaduto sono ancora scarne. Pare che un commando di tre persone abbiamo assaltato poco prima dell’alba la villa, in pieno centro di Cesenatico. I tre, che secondo le prime testimonianze raccolte dai carabinieri che conducono le indagini, sono dei giovani che si esprimevano con un marcato accento straniero, hanno bloccato l’uomo e la sua famiglia. Pare che, alla ricerca di una cassaforte, abbiamo anche malmenato il padrone di casa, ma quando hanno capito che la cassaforte non c’era hanno iniziato a fare man bassa di quadri e gioielli. I tre si sono poi fatti consegnare tutto il denaro contante in casa, circa 18 mila euro. A questo punto il loro interesse si è spostato sulle due vetture, parcheggiate nel cortile della villa. Due malviventi sono saliti al volante delle auto e se ne sono andati. Altrettanto a fatto il terzo componente la banda con l’auto utilizzata dal commando per raggiungere la zona dell’assalto. Al momento dei tre malviventi e delle due auto rubate ancora nessuna traccia.

ANZIANI DERUBATI E MALMENATI NELLA NOTTE - REGGIO EMILIA - Due anziani sono stati derubati e malmenati, nella notte, da tre persone nel loro villino di Reggio Emilia. Tre persone con il volto coperto sarebbero entrati nella casa dove abitano una donna di 63 anni con il marito di 85, immobilizzato a letto per motivi di salute. Quando i tre sono entrati in casa hanno cominciato a picchiare la donna (che ha riportato ferite guaribili in sette giorni) e portato di peso l'uomo davanti alla cassaforte, facendosi consegnare il contenuto, circa duemila euro e alcuni preziosi.

VIOLENTA AGGRESSIONE IN CASA – BERTINORO (Fo) - Assalto nella nottata tra giovedì e venerdì in una villa in provincia di Forlì. Ad agire quattro persone, con il volto coperto ed armate di spranghe e bastoni, che sono riusciti ad eludere il sistema di sorveglianza. Quindi hanno costretto il marito e la moglie a consegnare denaro e preziosi. Forse un tentativo di resistenza da parte del proprietario di casa all'origine della violenta aggressione ai suoi danni. Il fatto è avvenuto intorno alle 3: i due coniugi stavano dormendo quando hanno ricevuto la sgradita visita. I malviventi hanno costretto la donna ad aprire la cassaforte, dove si trovavano custoditi 60mila euro in contanti e 20mila in preziosi. Prima di dileguarsi, i banditi hanno legato ad una sedia i due coniugi. Dopo essersi riuscito a slegare, l'uomo ha dato l'allarme. Marito e moglie sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del "118", che l'hanno trasportato in ambulanza all'ospedale  di Forlì.

MALTRATTATO, LEGATO E RAPINATO IN CASA – CESENA – Rapina in provincia di Cesena nella notte tra domenica e lunedì. Sono stati momenti di paura per il padrone di casa, 59 anni, svegliato da ladri penetrati da una finestra lasciata socchiusa per il caldo. Volevano sapere dove teneva la cassaforte e l’hanno quindi legato ad una sedia e maltrattato. Una volta aperta il piccolo forziere, hanno prelevato tutto il contenuto prima di fuggire. Due notte fa, nella stessa zona, erano stati compiuti altri due colpi, ma senza violenza.

SEQUESTRATI IN CASA DAI RAINATORI, LEGATI E MINACCIATI PER DUE ORE - PESARO - Sequestrati per due ore da rapinatori che li hanno legati e minacciati con la pistola per poi allontanarsi dalla loro villa con gioielli e diamanti per almeno 100 mila euro. E' il dramma vissuto fra le 2:30 e le 4:30 del mattino a Novilara di Pesaro da un imprenditore di 72 anni, e dalla moglie di 69. Tre i banditi che hanno assaltato la villa di campagna ed hanno fatto irruzione in casa, mentre i due coniugi dormivano, così come la famiglia del custode cingalese (padre, madre e un bimbo di cinque anni) alle dipendenze della coppia, che vive in una dependance poco distante. Armi in pugno, passamontagna calato in testa, i malviventi - che pare parlassero italiano - hanno svegliato l'imprenditore e la moglie con la luce di una pila: l'uomo è stato subito legato mani e piedi a una sedia con delle bende ricavate da una camicia strappata, mentre la moglie, sempre sotto la minaccia dei revolver, è stata costretta ad accompagnare i rapinatori davanti alla cassaforte di famiglia. In passato la famiglia aveva già subito un furto, con l'effrazione della cassaforte, da allora rimasta vuota e aperta. I tre non si sono scoraggiati, hanno strappato all’imprenditore il rolex d'oro che aveva al polso, facendosi quindi consegnare dalla signora tutti i gioielli: brillanti, diamanti, monili in oro, oltre a una somma di denaro di circa 600 euro. Solo a quel punto la donna è stata ricondotta in camera da letto, e legata accanto al marito, mentre i banditi andavano a svegliare il custode. Nella dependance stessa scena: i tre cingalesi sono stati minacciati con la pistola, spianata pure davanti al bimbo, affinché rivelassero se in casa c'erano altre cose da rubare. Non c'era altro, e prima di fuggire lungo il viale alberato della villa, i rapinatori hanno intimato al custode di non andare a liberare i proprietari prima di un'ora. L'uomo invece ha aspettato poco tempo e poi è corso a slegare i suoi datori di lavoro, che hanno dato l'allarme ai carabinieri. "Siamo ancora sotto choc - ha detto l’imprenditore - ma forse dobbiamo perfino ritenerci fortunati perché non siamo stati malmenati".

BANDA DI RAPINATORI UCCIDONO IMPIEGATO DI BANCA NELLA SUA VILLA – LATINA - Una banda di rapinatori uccide un impiegato di banca nella sua villa a Bella Farnia, tra Latina e Sabaudia. Dopo una colluttazione in cui il bancario tenta di resistere alla rapina, i rapinatori sparano e lo uccidono.

ARMATI DI PISTOLA IRROMPONO IN CASA – MONTEFIASCONE (Vt) -  Notte di terrore in una villa in località Zepponami, a Montefiascone (Viterbo): intorno alle 2 quattro banditi, a volto coperto e armati  pistola, hanno fatto irruzione nell’abitazione di un architetto e lo hanno costretto a disattivare l’allarme che era scattato al momento dell’intrusione. Subito dopo si sono messi alla ricerca della cassaforte e, una volta individuata, hanno colpito alla testa il professionista con il calcio della pistola, per costringerlo ad aprirla. Tenendo sotto la minaccia delle armi l’architetto e i suoi familiari, tre persone in tutto, i banditi si sono impossessati di gioielli e denaro, poi hanno rinchiuso i componenti della famiglia in uno stanzino e si sono dileguati. Circa un’ora e mezzo più tardi, il proprietario della villa è riuscito a liberarsi e a dare l’allarme ai carabinieri. Secondo quanto riferito dalla vittima ai militari della compagnia di Montefiascone, uno o due rapinatori parlavano con accento dell’Est europeo. Nei giorni scorsi un’altra rapina, con modalità analoghe, era avvenuta a Vitorchiano, sempre nel viterbese, in una villa di proprietà di un imprenditore.

MALMENATI E LEGATI ALLA SPALLIERA DEL LETTO – MACCARESE (Roma): Spietati e violenti, non si fanno scrupolo di agire sorprendendo le loro vittime nel sonno, siano anziani o giovani coppie, magari sotto gli occhi terrorizzati dei figli. Rapine condotte da stranieri dell'esteuropeo, tre casi in appena due giorni, in un copione pressoché uguale per ferocia e modalità. Quanto basta per far dilagare la paura a Roma e dintorni. Era successo sabato notte a Maccarese, ai danni di una coppia di ottuagenari, minacciati da tre stranieri con il passamontagna e i coltelli in pugno, malmenati e lasciati legati per ore alla spalliera del letto. Tutto per settemila euro di oro e banconote. Solo per un caso non era finita più drammaticamente: moglie e marito in preda a uno shock d'ipertensione sono stati ricoverati all'Aurelia Hospital. La notte prima - ma si è saputo solo ieri è toccato anche ad una famiglia sorpresa nel sonno nella villa di proprietà sull'Appia, alle porte di Roma. Una banda composta da quattro persone, con ogni probabilità di etnia romena, ha derubato e sequestrato moglie, marito e tre figli piccoli. I malviventi hanno addormentato i due cani da guardia, scardinato una porta finestra e sono entrati in casa. Quando i banditi hanno iniziato a urlare, picchiare e immobilizzare i genitori, i bambini si sono svegliati. Hanno aperto la porta, sconvolti per la scena che si sono trovati davanti, hanno iniziato a piangere terrorizzati. Mentre il marito era a terra dopo essere stato colpito, alle gambe e al volto, è scattato l'allarme. Uno degli sconosciuti ha trascinato per un braccio e per i capelli la donna, che ha immediatamente disattivato l'antifurto. Si sono fatti consegnare soldi (circa 50mila euro), gioielli e tutto quello che potevano portare via (anche due pistole regolarmente denunciate), poi come se non bastasse hanno preso le chiavi delle tre macchine parcheggiate in garage e con quelle sono spariti nel buio. La notte da incubo dell'imprenditore, e della sua famiglia ha fatto immediatamente scattare le indagini della polizia su tutto il territorio romano. Posti di blocco sull'Ardeatina, via delle Sette Chiese, Caracalla, San Giovanni, e nella zona dei Castelli Romani.

RAPINATI IN CASA A DUE PASSI DAL COMMISSARIATO DI POLIZIA - FIUMICINO (Roma) - L'altra notte il canovaccio si è ripetuto anche a Fiumicino. Intorno alle quattro una coppia che abita nella zona dei Cancelli Rossi, lungo la Portuense, a due passi dal Commissariato di Fiumicino, è stata svegliata di soprassalto dalla luce di una torcia puntatagli in faccia. «Non vi muovete e non vi succederà niente» ha ingiunto con un accento fortemente esteuropeo lo sconosciuto intrufolatosi nell'abitazione. Al suo fianco un altro uomo, alto come lui un metro e 80, corpulento e con il volto coperto da una sciarpa. Il destinatario di quella minaccia, di 35 anni, ha mantenuto i nervi saldi e si è preoccupato di tranquillizzare la moglie, di 34. Ha assecondato il volere dei banditi che, ottenuto ciò che cercavano, oro per poche migliaia di euro, li hanno chiusi a chiave nel bagno. Sono state le richieste d'aiuto, poco dopo le quattro e mezza, a richiamare l'attenzione di una vicina che ha allertato il 113.

COLPITO CON IL CALCIO DELLA PISTOLA IN CASA – MONTEFIASCONE (Vt) - Notte di terrore in una villa in località Zepponami, a Montefiascone (Viterbo): intorno alle 2 quattro banditi, a volto coperto e armati  pistola, hanno fatto irruzione nell’abitazione e hanno costretto un uomo a disattivare l’allarme che era scattato al momento dell’intrusione. Subito dopo si sono messi alla ricerca della cassaforte e, una volta individuata, lo hanno colpito alla testa con il calcio della pistola, per costringerlo ad aprirla. Tenendo sotto la minaccia l’intera famiglia, tre persone in tutto, i banditi si sono impossessati di gioielli e denaro, poi hanno rinchiuso le vittime in uno stanzino e si sono dileguati. Circa un’ora e mezzo più tardi, il proprietario della villa è riuscito a liberarsi e a dare l’allarme ai carabinieri. Secondo quanto riferito dalla vittima ai militari della compagnia di Montefiascone, uno o due rapinatori parlavano con accento dell’Est europeo. Nei giorni scorsi un’altra rapina, con modalità analoghe, era avvenuta a Vitorchiano, sempre nel viterbese.

TERRORE PER UNA RAPINA IN VILLA – ANGUILLARA (Rm) - Sono stati svegliati da due banditi a volto coperto che sono entrati nella loro villa sul Lago di Bracciano e gli hanno intimato, pistola alla tempia, di consegnarli i soldi e oggetti preziosi. Nottata di terrore per un uomo di 60 anni e la moglie residenti ad Anguillara. Erano le due quando due banditi a volto coperto sono entrati nella loro villa sulle sponde del lago di Bracciano. La coppia era a letto, uno dei rapinatori ha puntato un' arma alla tempia dell'uomo, svegliandolo, e gli ha intimato di consegnarli i soldi e oggetti preziosi. Il marito ha risposto che erano appena tornati dalle vacanze e che avevano nella cassaforte solo poche centinaia di euro prelevate al bancomat e alcuni oggetti in oro. I banditi hanno preso tutti gli averi della coppia poi li hanno legati con del nastro adesivo e si sono dati alla fuga. Dopo circa un'ora, la coppia è riuscita a liberarsi e a dare l'allarme. I carabinieri sono ora sulle tracce dei rapinatori, istituendo posti di blocco e setacciando la zona. L'unico indizio è l'accento dell'Europa dell'Este dei due.

PICCHIATI, IMMOBILIZZATI E MINACCIATI IN CASA CON LA PISTOLA - MONTE COMPATRI (Rm) - Verso le 23 di domenica notte cinque malviventi armati e col volto coperto si sono introdotti in una villa nei pressi di via Tuscolana, a Monte Compatri. Pensavano di agire indisturbati nell'edificio, ma sono stati interrotti dal proprietario, un uomo sulla cinquantina, e da suo fratello. I banditi hanno picchiato e immobilizzato i due, tenendoli sotto scacco con una pistola mentre il commando terminava la "perquisizione" dell'edificio alla ricerca di refurtiva. Solo più tardi, quando i ladri si sono allontanati, i proprietari sono riusciti a liberarsi e a dare l'allarme. Sull'accaduto indaga la Squadra Mobile, che sta esaminando altre rapine condotte con modalità simili. Secondo le dichiarazioni dei due ostaggi, i cinque malviventi potrebbero essere stranieri. La rapina non avrebbe fruttato loro un grande bottino, poiché il villino era usato soltanto come casa delle vacanze.

TERRIFICANTE RAPINA IN VILLA – VOLTERRA (Pi) Faccia a faccia con il nemico armato di pistola. Attimi di terrore ieri in una villa in via Matassina sulla via Emilia all’altezza dell’incrocio per Castellina Marittima. Un furto in pieno giorno ha rischiato di trasformarsi in una drammatica rapina. Il figlio del proprietario è stato minacciato con la pistola. I banditi sono fuggiti su una monovolume: hanno rubato gioielli e la Colt del proprietario della villa. Una pistola regolarmente denunciata ai carabinieri di Volterra. La caccia ai banditi è scattata subito: il commissariato di Rosignano è al lavoro. In mano anche alcuni elementi della targa dell’auto oltre all’identikit dei banditi. Due giovani stranieri presumibilmente slavi. Sono circa le dieci quando due giovani malviventi scelgono di fare il "colpo" in villa. I malviventi pensano che in villa non ci sia nessuno. Non è escluso che abbiano studiato le abitudini del proprietario. Riescono ad entrare, indiscrezioni dicono che una porta fosse aperta, una volta all’interno si muovono rapidamente e riescono a trovare i gioielli. Oggetti preziosi che nascondono nelle tasche. Nel mettere a soqquadro le stanze trovano anche una pistola, una Colt del proprietario regolarmente denunciata. Acciuffano anche l’arma. Il copione è quello di un furto, ma accade l’imprevisto. Il proprietario della villa, originario di Livorno, 61 anni, il figlio e la nuora sono ancora nelle vicinanze. Il figlio rientra in casa per prendere un vestito. Il giovane si trova davanti i ladri. Uno riesce a scappare, l’altro invece dopo una sorta di colluttazione, viene bloccato. Tutto accade nel giro di pochi minuti. Il complice intanto è riuscito a prendere l’auto, una monovolume, e armato di pistola, l’arma che ha appena rubato, torna sui suoi passi. E pistola alla mano intima di lasciare andare il complice. I due giovani riescono a scappare al 113. Intanto in via Matassina arrivano i carabinieri di Riparbella. Poi i colleghi del commissariato di Rosignano dove il proprietario della villa presenta denuncia. Fino in tarda mattina gli investigatori si trattengono nella villa impegnati nel sopralluogo alla ricerca di impronte e di indizi. Ieri pomeriggio la polizia di Rosignano è tornata alla villa per ulteriori verifiche.

RAPINA IN VILLA: MARITO E MOGLIE LEGATI E PICCHIATI  - SABAUDIA (Lt) - Un noto commercialista di Sabaudia insieme a sua moglie è stato aggredito e picchiato a scopo di rapina la scorsa notte nella sua villa a Sabaudia. I due sono stati sorpresi nel sonno da quattro banditi armati di pistola e legati ad una sedia e il commercialista è stato colpito sul volto con il calcio di una pistola. Dieci minuti di puro terrore per la coppia che è stata costretta ad aprire la cassaforte: prelevati contanti e gioielli, non assicurati, per un valore complessivo di 50mila euro. Indagano i carabinieri. 

RAPINE IN VILLA: BANDA AGGREDISCE COPPIA – GAVORRANO (Gr) - Una banda composta da almeno cinque uomini ha fatto irruzione in una  villa di Gavorrano (Grosseto) e, minacciando l'uomo e la moglie con bastoni e cacciavite, si è fatta consegnare soldi, 5 mila euro, e una pistola che l'uomo teneva nell'abitazione. E' accaduto ieri sera. Al momento della rapina, nella villa c'erano solo l'imprenditore e la moglie. I banditi sarebbero entrati da una portafinestra; dopo il colpo, sono fuggiti sull'auto del proprietario di casa. Indagano i carabinieri.

RAPINA IN VILLA – Empoli (Fi) - Una nuova rapina in villa. Nella tarda serata di ieri cinque banditi si sono introdotti in una residenza in provincia di Empoli. I rapinatori hanno picchiato e preso a calci alcune delle persone che si trovavano in quel momento in casa, prima di fuggire con un bottino composto prevalentemente da gioielli. Nella villa si trovavano ieri sera la moglie, due figlie e un amico. I rapinatori hanno costretto le vittime ad aprire la cassaforte e si sono impossessati di alcuni gioielli. Poi, prima di darsi alla fuga, hanno rinchiuso la donna, le figlie e l'altro uomo in un bagno. Prima, però, i malviventi hanno tirato qualche schiaffo e spintoni ad alcune delle vittime. L'allarme è scattato solo quando le vittime sono riuscite a liberarsi. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Empoli e del reparto operativo del comando provinciale di Firenze.

RAPINA IN VILLA – SAN TERENZIANO (Pg) -  Una rapina e' stata compiuta la scorsa notte in una villa di San Terenziano da tre uomini che hanno atteso il proprietario, al suo rientro a casa, lo hanno minacciato con un coltello ed una pistola e poi sono fuggiti con una somma di denaro ancora imprecisata dopo averlo legato. Quello che sembrava essere il capo della banda parlava con l'accento di un paese dell' est europeo. La vittima vive da solo e che e' rimasto legato per alcune ore prima di potere dare l'allarme. Il bottino dovrebbe essere di circa 6 mila euro in contanti. I rapinatori si sono anche impossessati di una sua pistola Beretta, calibro 9 per 21, che deteneva legalmente. L' imprenditore non ha opposto alcuna resistenza ed ha subito soltanto qualche spinta. Le indagini sono svolte dai carabinieri di Foligno, comandati dal capitano Andrea Mattei. Nei mesi scorsi, con modalità analoghe, nella stessa zona era stata compiuta un' altra rapina per cui gli investigatori non escludono collegamenti tra i due fatti ed altre rapine in abitazioni isolate compiute precedentemente nell'area tra Bastia Umbra, Foligno e Massa Martana. L’uomo quando la scorsa notte verso le due e' tornato da solo a casa, mentre apriva, si e' trovato di fronte ad un individuo mascherato con il passamontagna. Dal buio sono spuntati altri due banditi, anche loro con il viso coperto da passamontagna. Due dei rapinatori erano armati, uno di pistola e l' altro di coltello. La vittima, come detto, non ha opposto resistenza. I rapinatori gli hanno legato le mani saldamente con il cavo di un telefono che hanno strappato. Poi, per circa mezzora, hanno frugato in casa, continuando a minacciarlo perchè indicasse loro dove custodiva soldi ed oggetti di valore. Prima di fuggire, dopo essersi assicurati che era ben legato, lo hanno rinchiuso in una stanza. Da dove è riuscito a liberarsi soltanto stamani verso le otto quando ha potuto dare l' allarme.

MINACCIATI, PICCHIATI E RAPINATI IN CASA – COLONNELLA (Te) - Minacciati, picchiati e rapinati di oro, oggetti preziosi e denaro contante per un valore di poco più di 10mila euro. E’ stato un vero e proprio incubo quello vissuto, nella notte tra domenica e lunedì, da una famiglia di Colonnella. Una banda composta da quattro individui, dall’accento marcatamente straniero, infatti, durante la notte si è introdotta all’interno dell’abitazione per compiere un furto. I topi di appartamento, secondo una tecnica oramai collaudata, hanno praticato un foro su una delle finestre dall’abitazione e si sono introdotti all’interno. I rumori prodotti dall’operazione, hanno svegliato i componenti del piccolo nucleo familiare, e in particolare il capofamiglia che ha cercato di mettere in fuga i ladri. I malviventi, per nulla preoccupati dall’imprevisto, non si sono fatti scrupoli nell’affrontare l’uomo, che è stato aggredito a schiaffi e minacciato. La banda, per certi versi, ha avuto la strada spianata, visto che i quattro individui si sono consegnare una serie di oggetti preziosi e del denaro contante, presenti in casa, per un valore che viene stimato attorno ai 10mila euro. I ladri, dopo aver messo a segno il colpo, si sono allontanati, facendo perdere le proprie tracce.

RAPINA IN VILLA A DONNA 75ENNE,, MALVIVENTI FUGGONO CON GIOIELLI E PENSIONE – SABAUDIA (Roma) - Quattro uomini a volto coperto  sono penetrati in una villa sfondando la porta d’ingresso, hanno  sequestrato l’anziana proprietaria, e sono fuggiti infine con gioielli e pensione. E’ accaduto ieri sera in una villetta nei pressi di Sabaudia, la donna, una 75 enne non ha potuto far altro che consegnare quanto di valore aveva a casa.

IMPRENDITORE E GOVERNANTE IMMOBILIZZATI IN CASA DAI RAPINATORI – SAN SEBASTIANO AL VESUVIO - Rapina in villa da 200mila euro a San Sebastiano al Vesuvio. Due malviventi, a volto coperto e armati di pistola, hanno fatto irruzione nella lussuosa abitazione di un imprenditore. I due hanno immobilizzato l'uomo, un sessantenne, e la sua governante poi, con una fiamma ossidrica, hanno aperto la cassaforte e portato via oggetti e preziosi per un valore di circa 200mila euro. In corso le indagini dei carabinieri.

ANZIANA SIGNORA UCCISA E RAPINATA IN CASA – BARI – Aveva 75 anni l’anziana trovata morta in casa con le mani legate dietro la schiena, a Bitetto, in provincia di Bari. Secondo le prime informazioni il corpo presenterebbe anche segni di percosse. A scoprire il corpo è stato il figlio della donna, questa mattina verso le 9, che ha subito allertato i carabinieri. L'anziana donna viveva da sola e dai primi rilievi si pensa ad una rapina, la camera del figlio sarebbe tutta in disordine e mancherebbero dalla casa anche dei contanti. Sul posto è presente una squadra Scientifica dei Carabinieri del reparto Operativo di Bari per effettuare tutti i rilievi e ricostruire la dinamica del crimine.

UCCISONO NELLA SUA VILLA DA BANDITI SERBI - TAORMINA (Me) , un uomo è ucciso nella sua villa da banditi serbi. La vittima reagisce sparando, ma viene colpito a morte nel conflitto a fuoco. Muore anche uno dei rapinatori. Il 20 ottobre 2006 i sei slavi accusati di omicidio sono condannati all'ergastolo.

PER 300 EURO, PICCHIATO, DRUBATO E LEGATO ANZIANO IN CASA – OLBIA (Ot) Due uomini, con fucile, pistole e passamontagna irrompono nello stazzo di un allevatore di 87 anni. Lo picchiano, gli puntano la pistola alla testa e gli chiedono di aprire una cassaforte che lui non ha. Lo legano e fuggono via. Gli portano via il fucile, 300 euro e due pacchi di biscotti. L’ultimo assalto è di sabato a Plebi. 4 persone sequestrate e tenute sotto il tiro delle armi.

RAPINA IN VILLA – CATANIA - Due minorenni, un italiano e un ucraino, entrambi 17enni, sono stati arrestati a Catania da agenti della Squadra mobile della polizia e dai carabinieri. I due giovani sono accusati di avere rapinato e malmenato il 24 aprile scorso due persone anziane in una villetta del villaggio Ippocampo di Mare, nella periferia sud del capoluogo etneo. Poche ore dopo la rapina venne arrestato un altro minorenne di 15 anni, che avrebbe fatto parte del gruppo. Durante la rapina i banditi si impossessarono di 200 euro e di alcuni gioielli.

MMOBILIZZATA 17ENNE DURANTE RAPINA IN VILLA – PALERMO - La Polizia indaga a Palermo su una rapina messa a segno ieri sera, intorno alle 20.40 in una villetta, all’interno di un residence. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori quattro malviventi si sono introdotti nell’abitazione e hanno colto di sorpresa alle spalle una 17enne. Mentre uno dei banditi con il volto coperto da passamontagna e armato di pistola le ha tappato la bocca e l’ha costretta a rimanere nella cucina soggiorno, gli altri tre complici, di cui uno era probabilmente un cittadino extracomunitario, hanno messo a soqquadro le altre stanze. I malviventi si sono impadroniti di una pistola, regolarmente detenuta, mille euro in contanti e due orologi, di cui uno del valore di diecimila euro. Prima di fuggire hanno preso la batteria del telefono cellulare della 17enne e le hanno intimato di aprire loro il cancello. Dopo qualche minuto la giovane vittima è riuscita a raggiungere alcuni conoscenti e ad allertare la Polizia.

RAPINA IN VILLA – SOLOFRA (Av) - Quattro in azione Arancia meccanica a Solofra. Erano all'incirca le tre del mattino quando in una villetta di via Abate c'è stata una rivisitazione tutta solofrana della celebre pellicola di Stanley Kubrick. In azione un commando di quattro uomini. I malviventi hanno forzato uno dei cancelli che delimita l'ingresso posteriore della villetta. hanno quindi attraversato il giardino e si sono diretti al portone d'ingresso. L'obiettivo: un'abitazione al secondo piano della villa dove abita un marito con la moglie ed i due figli. Mentre due malviventi forzavano la porta dell'abitazione. Altri due restavano nel giardino a fare da "pali". La famiglia all'interno era ignara di tutto. I movimenti all'interno dell'abitazione hanno però richiamato l'attenzione del piccolo barboncino di casa. Il latrato del cane ha svegliato gli abitanti della casa e messo in allarme i malviventi che hanno avuto però il tempo di arraffare le chiavi delle autovetture parcheggiate nel piazzale, un portafogli e qualche monile. I ladri si sono poi lanciati dal balcone al secondo piano della villetta. I’uomo con la moglie resisi conto che qualcosa non andava sono usciti di casa e si sono diretti verso il piazzale. Qui però ad attenderli c'erano i quattro malviventi che per nulla intimoriti dalla loro presenza hanno continuato nell'applicazione del loro piano criminale. Uno saliva a bordo della bmw e si allontanava con l'autovettura di proprietà del professionista mentre gli altri con minacce e lance di pietre li tenevano bloccati all'interno del portone per poi allontanarsi a loro volta. Ai due coniugi non è restato altro da fare che assistere impotenti al furto. L'accaduto è stato immediatamente denunciato ai carabinieri della stazione cittadina che hanno provveduto ad effettuare i rilievi del caso e ad avviare le indagini per tentare di risalire ai responsabili dell'accaduto.

RAPINA IN VILLA: DERUBATI PROPRIETARIO E OSPITI – ALTAMURA (Ba) - Ed ora è il momento delle indagini sulla rapina in una villa che ha fruttato un bottino ingente ad Altamura l'altro giorno. Il fatto è avvenuto in periferia. In quel momento la villetta era animata dalla presenza di diverse persone che si erano riunite in occasione dei giorni di festa e che stavano trascorrendo il loro tempo a chiacchierare ed a giocare a carte. Tre malviventi, pistole in pugno, hanno portato via circa 150.000 euro, tra contanti e gioielli. La cifra è una stima che tiene conto del valore degli oggetti rubati mentre per i contanti si basa su quanto dichiarato dalle persone derubate. I tre, con il volto parzialmente coperto, sono riusciti a entrare, probabilmente da qualche accesso laterale.  Una volta dentro, i malfattori hanno minacciato tutti i presenti, a cominciare dal proprietario. Nessuno ha opposto resistenza. Nel giro di meno di dieci minuti i ladri si sono fatti prima consegnare tutti i soldi dal proprietario e dai suoi ospiti e poi hanno svaligiato la cassaforte. Qui erano tenuti al sicuro numerosi oggetti preziosi, gioielli ed altri monili d'oro. Dopodiché i malviventi sono fuggiti lasciando tutti di stucco. Subito dopo, è stato dato l'allarme e sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia. I militari stanno facendo le indagini del caso per risalire all'identità dei malfattori e per ricostruire il loro "modus operandi". Si tratta di un episodio al momento sporadico perché non ci sono stati altri casi del genere. Gli inquirenti stanno cercando inoltre di capire se i malviventi siano andati a colpo sicuro. Sapevano probabilmente che da quel colpo avrebbero ricavato parecchio. E forse erano a conoscenza che nella casa c'era una cassaforte. Tutto è andato liscio per il "commando". Di fronte alla minaccia armata, né al proprietario della villa né ad alcuno dei suoi ospiti è passato minimamente per la testa di opporsi. Li hanno lasciato agire indisturbati, temendo una loro possibile reazione violenta. I tre malviventi non avrebbero tradito alcuna particolare inflessione dialettale. E ciò rende ancora più difficile la loro identificazione. In genere gli autori delle rapine che si verificano ad Altamura arrivano da altri centri ma in questo caso non è da escludere che possa essere gente del posto.

RAPINA IN VILLA: VITTIME DUE SORELLE DI 16 E 24 ANNI  - OLBIA (Ss) - Una rapina e' stata compiuta la notte scorsa a San Teodoro in Gallura, nella villa di un imprenditore edile. In casa c'erano le due figlie di 24 e 16 anni che si sono improvvisamente trovate di fronte tre uomini incappucciati. I rapinatori hanno preso a schiaffi la più grande e mentre tentavano di legarla, la più piccola e' riuscita a scappare, e' andata dai vicini e ha dato l'allarme. La banda è comunque riuscita a prendere 4 fucili da caccia e a fuggire.

RAPINA IN VILLA AD ALBERGATRICE: E’ IN FIN DI VITA – ARZACHENA (Ot) È caccia all'uomo nelle zone nord della Sardegna per la brutale aggressione ad una donna imprenditrice che insieme al marito gestisce un hotel non lontano dalla Costa Smeralda. La donna, 71 anni, è stata picchiata, legata e imbavagliata e soltanto dopo alcune ore è stata trovata in fin di vita nella sua villa in Gallura, dove i malviventi l'avevano sorpresa mentre riposava. Nella tarda mattinata di domenica o forse dopo aver pranzato - secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Porto Cervo – la donna si è trasferita nella sua villa, nel Comune di Arzachena. Uno o più aggressori l'avrebbero sorpresa nel sonno. L'hanno picchiata selvaggiamente, quindi legata e imbavagliata per impedirle di dare l'allarme. Sono poi fuggiti senza lasciare tracce. Non è chiaro ancora se l'aggressione sia stata a scopo di rapina. A scoprire la donna è stata nel primo pomeriggio una dipendente dell'albergo: l'aveva cercata più volte al cellulare senza ottenere risposta. Si è quindi preoccupata, ha raggiunto la villa dove all'interno ha trovato la donna dolorante e impossibilitata a muoversi. Soccorsa dai medici del 118, è stata poi trasportata all'ospedale di Olbia: tra le lesioni più gravi che le sono state riscontrate c'è un brutto trauma cranico.

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